Saranno i locali dell'ex Opera Pia Nino
Scandurra ad ospitare gli spazi espositivi del neo-istituito Museo
Civico di Rometta.
Il palazzo dell'ex Opera Pia Nino Scandurra
Rometta, 28 marzo 2012 - In piena
attività l’amministrazione comunale sul versante della
valorizzazione del patrimonio storico-culturale di Rometta. La
Giunta Comunale nella seduta del 21 marzo con due diverse delibere
ha istituito il Museo Civico e ha progettato un itinerario
turistico “Rometta e i bizantini” da proporre, quest’ultimo, alla
Provincia regionale di Messina per includere Rometta nei programmi
di “visite” da attuare a favore dei croceristi che da quest’anno,
nello scalo della città dello stretto, vedrà un impulso in avanti in
termini di presenze da parte dei passeggeri delle due compagnie, la
MSC e la Royal Caribbean. Ma la nostra attenzione non può che essere
rivolta alla nascita del Museo: una mèta da tanto tempo desiderata e
fortemente voluta. Certo, siamo perfettamente consapevoli che la
decisione della Giunta Comunale rappresenta, in questo caso più che
simbolicamente, la posa della prima pietra e che ancora molto si
dovrà operare per la definitiva realizzazione. Ma non c’è dubbio che
siamo sulla buona strada: la destinazione di gran parte del piano
terra dell’ex Opera Pia Nino Scandurra a Museo e il trasferimento in
quei locali dei reperti archeologici venuti alla luce durante i
lavori del metanodotto della Snam, fino ad oggi conservati nei
locali della scuola elementare di Sant’Andrea posti a disposizione
della Soprintendenza già all’indomani dei rinvenimenti, e quelli più
recenti rinvenuti nella Villa Comunale di Rometta Marea sono un
positivo preludio affinché l’istituzione museale, questa volta,
possa trovare una concreta realizzazione. Il nostro plauso va a
tutti i componenti della Giunta Comunale che, al gran completo, ha
deliberato la nascita dell’importante istituzione culturale, ed in
particolare all’impegno del Vicesindaco, Alberto Magazù e
all’Assessore per la gestione e fruizione dei beni culturali e
monumentali, Enrico Etna. Adesso sarà compito dei tecnici della
sezione beni archeologici della Soprintendenza BB.CC.AA. di Messina
ultimare lo studio e la catalogazione dei reperti con il relativo
restauro finale.
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