Ritornano alla luce alcune
testimonianze dimenticate dal
trascorrere del tempo.
I resti dell'edicola votiva della Madonna della
Scala
Nella parte settentrionale, nei pressi delle
fortificazioni di Porta Castello si trovano i segni di una
nicchia ricavata nella parete rocciosa. Si tratta di una
edicola votiva, munita di altare dedicata alla Madonna della
Scala. Scavata nella roccia si trovava lungo la parte
terminale dell’antica strada regia, Via Messina. L’epoca
della sua realizzazione è incerta. Il luogo, da come si
tramanda ancora oralmente a Rometta, era famoso per un
evento miracoloso.
Il luogo dell'edicola ritrovata nei pressi
di Porta Castello o Messina
Si
racconta che una grossa nave mercantile, mentre di notte
navigava al largo del golfo di Milazzo, si trovò in mezzo ad
un improvviso uragano. Sballottati da gigantesche onde, gli
uomini a bordo non riuscivano più ad orientarsi e, temendo
di finire con la loro nave sugli scogli, pregarono la
madonna affinché li salvasse. Ad un tratto una luce squarciò
le tenebre: senza indugiare i marinai si misero a manovrare
e a far dirigere faticosamente la nave verso quella piccola
luce. Dopo vari tentativi ecco avvistare la costa sabbiosa
dove la nave si arenò portando in salvo tutto l’equipaggio.
Non appena cessò la tempesta e si fece giorno, i marinai si
incamminarono nell’entroterra alla ricerca del luogo da dove
era scaturita quella luce che li aveva guidati verso la
salvezza. Alla fine, anche aiutati dai racconti degli
abitanti del luogo che riferivano di altri casi simili
accaduti ad altri marinai, arrivarono nel luogo da dove si
era generata la luce che li aveva salvati. Qui trovarono
l’edicola con l’effige della madonna della scala. Era da
questo luogo sacro che si era sprigionata quella luce che li
aveva guidati nell’oscurità della tempesta facendoli
approdare sulla spiaggia al sicuro. A lato, sulla destra,
realizzarono il motivo del loro ex voto con piccole scene
affrescate che stavano ad indicare l’intervento miracoloso.
Successivamente (forse sul finire del XVII secolo),
quando a causa di un movimento franoso, la vecchia strada
che terminava proprio nei pressi della Porta fortificata fu
abbandonata a vantaggio di un altro percorso, questa volta
più largo e più sicuro del tracciato antico, il luogo sacro
cadde in disuso anche perché, a poca distanza dall’edicola
votiva, lungo l’argine della nuova strada, fu edificata una
piccola chiesa dedicata alla Madonna della Scala ancora oggi
aperta al culto.
L'immagine ricostruita nell'edicola votiva
Nel tempo, purtroppo, gli affreschi dell’edicola
votiva con l’effige della Madonna della Scala, sono andati
persi e non essendo più utilizzata la vecchia strada, il
sito è sprofondato nell’oblio dei secoli. Solo oggi, a
seguito di lavori eseguiti dal Comune di Rometta, si sono
riportati alla luce della memoria alcune delle
testimonianze del nostro passato: fra queste la “prodigiosa”
edicola votiva.
Condividi
|