Interessante l'iniziativa del Gruppo
facebook di Barcellona Pozzo di Gotto in difesa del proprio
patrimonio storico-culturale.

Interno dell'ex Chiesa
S.Vito, oggi auditorium comunale
All’interno della seicentesca Chiesa di San Vito di Pozzo di
Gotto, da poco restaurata dal Comune su progetto
dell’architetto Filippo Imbesi, si è svolta l’interessante
iniziativa culturale “Barcellona Pozzo di Gotto tra Storia,
beni culturali, Studi e ricerche” organizzata dal Gruppo
Facebook, composto da persone di varia estrazione
professionale (architetti, archeologi, ingegneri, impiegati,
studenti universitari, semplici appassionati di storia
patria), uniti da un comune interesse: l’amore per la
propria città, Barcellona Pozzo di Gotto. Una settimana, dal
12 al 19 giugno, intensa di visite, escursioni e proiezioni
video sulle tradizioni religiose e sulle presenze
archeologiche del territorio longanese. In esposizione di un
pubblico interessato i rilievi fotografici dei siti
archeologici conosciuti della città del Longano, Monte
S.Onofrio e di contrada Maloto. Ma a suscitare l’interesse
dei visitatori sono state le nuove e possibili aree di
interesse storico, rilevate dal gruppo dei ricercatori che
hanno censito diverse aree che potrebbero rivelarsi
importanti per una più completa comprensione della storia
della città e dell’intero territorio.

Un momento
dell'intervento di Piero Gazzara
Sabato pomeriggio, nella saletta attigua all’abside della
Chiesa di S.Vito, Piero Gazzara, ricercatore di storia
locale, e socio della nostra Associazione, ha illustrato le
dinamiche insediative di quella vasta area geografica, la
Piana di Milazzo, compresa tra Villafranca Tirrena e Tindari
e alla quale il promontorio, l’antico “Chersoneso d’oro” le
ha dato il nome. Un breve excursus nel tempo, tra i reperti
dell’età del bronzo sino all’età romana, con una panoramica
sulle attività antropiche che hanno contribuito, in parte, a
modificare i bacini idrografici dell’area.

I componenti del gruppo
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