Arte e Leggende

                              A CURA DELL'ASSOCIAZIONE CULTURALE MARDUK

                                                                           FONDATA A ROMETTA NEL 1980

Nel territorio romettese, integri o in rovina, ma i più lasciati a se stessi e ignorati, decine di chiese racchiudono un inestimabile patrimonio di cultura e di storia, di tradizioni e leggende.

Le grotte di Sotto S.Giovanni e la cripta rupestre in località Cappuccini, testimoniano il cristianesimo a Rometta sin dai primi tempi. Ma la più ammirata è la piccola Chiesa Bizantina di Gesù e Maria, detta anche della Candelora, di cui si ignora l'anno della sua edificazione e che tradizionalmente si fa risalire al periodo che va dal VI al IX. La sua tipica pianta a croce greca sormontata da un cupolino emisferico, nonchè la sua massiccia e compatta struttura, le hanno permesso di arrivare sino a noi quasi intatta salvandosi dai numerosi e distruttivi terremoti.

Al centro della cittadina si innalza la nobile chiesa benedettina di S.Maria Assunta dal prospetto austero e solido. Più volte rifatta e rimaneggiata, custodisce buona parte delle memorie storiche di Rometta: arredi sacri, quadri, reliquie, libri, provenienti dai monasteri e chiese scomparse. Da vedere il Coro ligneo, dietro l'altare maggiore, di notevole spessore artistico, intagliato finemente con decorazioni zoomorfe e a grottesca con cariatidi e telamoni, rappresenta uno dei pochi esempi di sculture lignee del 1500 ancora esistenti.

Tra il XVI e il XVIII sec. Rometta godè di un periodo aureo, una prosperità economica basata soprattutto sul commercio della seta e di un notevole sviluppo urbanistico ed artistico ed i cittadini più facoltosi fecero a gara per abbellire le chiese con opere d'arte e a fondarvi monasteri ed opere pie. La chiesa madre fu dotata di un lavoratissimo e pregevole altare maggiore in marmo intarsiato ed impreziosito da forme e stili barocchi. I donatori, alla loro morte, furono tumulati in un artistico sarcofago marmoreo posto in una delle due navate laterali.

D'antica costruzione, la chiesa dei Cappuccini, una volta dedicata a S.Giorgio fu fondata dai Normanni. Nel 1585, i Frati Cappuccini vi costruirono il Convento nel quale, oggi trovano fissa dimora le Clarisse di S.Chiara.

 Nel 1702, un facoltoso cittadino romettese costruì a proprie spese il Collegio di Studi S.Maria de Pace con l'annessa chiesa di S.Anna dandolo in gestione ai Frati Conventuali di S.Francesco. Attualmente, nei locali del convento, si trova la sede del Municipio, mentre in quella che fu la chiesa, si riunisce oggi il Consiglio Comunale.

Un altro Convento, fondato nel periodo aureo di Rometta, sorgeva nel luogo dell'attuale carcere mandamentale; si tratta della Badia S.Maria la Nuova con l'annessa chiesa dedicata ai Santi Cosma e Damiani ed ospitava le monache benedettine.

Di vaste proporzioni era l'antico Monastero di donne del S.Salvatore. Inizialmente sotto la regola di S.Basilio che lasciò intorno al 1500 per seguire la regola di S.Benedetto cambiando il nome in Annunziata: la chiesa era ad un'unica navata ed era più grande dell'attuale chiesa madre. Il Monastero fu soppresso nel 1866 e scomparve del tutto con il terremoto del 1908.

Tutt'oggi visibile la Chiesa dell'Immacolata Concenzione e quel che resta dell'attiguo Convento di S.Antonino affidati ai Frati Conventuali di S. Francesco presso la Porta Messina.

 Fuori le mura, interessanti da visitare, le chiesette di S.Rocco nel piccolo centro abitato di Gimello e quella della Madonna di Loreto nel villaggio di Conduri. Ed ancora i resti del Convento e della Chiesa di S.Sebastiano, un tempo  affidati ai religiosi di S. Filippo Neri, ed oggi, in stato di rovina nella frazione di S.Domenica.

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